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Salento

Il sole, il mare, il vento.

È la natura la prima cosa che col­pi­sce arri­vando in que­sto lembo di terra sospeso tra due mari. Il Salento ha il suo cuore nella pro­vin­cia di Lecce e tocca parte di quella di Brin­disi sull’Adriatico e di Taranto, sul mar Jonio. Ben pre­sto si sco­prono le città ed i paesi dell’entroterra gio­ielli di quello stile unico che è il barocco lec­cese e che recano le tracce dei Mes­sapi e della Gre­cìa salen­tina, che con­serva, nella lin­gua, nei canti e nelle feste l’antica cul­tura della Magna Grecia. Gli amanti del surf, del kite surf e del wind­surf si ritro­vano imman­ca­bil­mente sulle lun­ghe spiagge di fronte ai laghi Ali­mini e gli appas­sio­nati del diving non hanno che l’imbarazzo della scelta tra i cen­tri attrez­zati e negli incan­te­voli fon­dali della costa jonica e di quella tra Otranto e Santa Maria di Leuca.

Da vedere

Alberobello

Celebre per il suo centro storico dalle caratteristiche abitazioni chiamate trulli, che dal 1996 sono tutelate dall’UNESCO quali patrimonio dell’umanità, Alberobello fa parte della Valle d’Itria e della Murgia dei Trulli. I trulli sono stati edificati dai contadini del luogo utilizzando soltanto pietre, con il tetto a forma rotonda, a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti: una configurazione semplice e solida allo stesso tempo. I tetti a cupola sono abbelliti con pinnacoli decorativi, che rappresentano la firma del maestro trullaro che lo edificava o restaurava. Si tratta di elementi simbolici, mistici e religiosi profani. Il trullo più grande, noto come Trullo Sovrano, è alto 14 metri e fu fatto costruire nella seconda metà del Settecento dalla famiglia Perta. Fu sede della confraternita del Santissimo Sacramento dal 1826 al 1837 e oggi è adibito a museo. Durante il periodo estivo, il Trullo Sovrano ospita spettacoli teatrali, concerti di piccole orchestre o formazioni jazz e altri eventi culturali. Molto grande è anche il seicentesco trullo Paparale, dalla caratteristica cupola a due coni e per questo conosciuto come Trullo Siamese. Da visitare infine Casa Pezzolla, il più grande complesso di trulli contigui e comunicanti visitabili ad Alberobello e che ospita il un’esposizione museale permanente, divisa in aree tematiche e cronologiche, per fornire informazioni complete riguardanti il territorio.

Cisternino

Noto per il suo caratteristico centro storico, Cisternino è un raro capolavoro di architettura popolare. Costituito da case rivestite da calce bianca, Cisternino ha un fascino ineguagliabile che ricorda l’oriente, grazie alla sua architettura non pianificata fatta di vicoli, stradine, archi e scalette che si alternano a chiese e palazzi, a case addossate l’una all’altra, ornate da balconcini e maschere in pietra. Una visita a Cisternino non può non comprendere piazza Garibaldi, in cui ammirare la Villa comunale e la Torre Grande con la Porta Grande e la Chiesa Madre. Da qui si accede al belvedere, da cui ammirare uno splendido panorama lasciando spaziare lo sguardo nella Valle d’Itria, ricca di vigneti, oliveti, alberi da frutto, masserie e di trulli. Il tempo sembra esseri fermato mentre si passeggia tra i quartieri antichi, dove il profumo della carne cotta sui fornelli al di fuori delle macellerie invita a riposare e rifocillarsi.

Mesagne

Situata nella pianura salentina, a 10 km da Brindisi e 40 da Lecce, Mesagne fu un importante centro messapico (dal VI al III secolo a.C.), per la posizione strategica a metà della strada che univa Oria al porto di Brindisi. Durante il dominio Romano costituì una delle numerose ville poste sulla via Appia. Lo sviluppo della cittadina si è avuto poi tra il 1500 e il 1600 grazie a ricchi feudatari, ai nobili e agli ordini monastico militari. Il suo centro storico, adagiato su una collina, si fregia della presenza un castello, antica roccaforte dei cavalieri Teutonici che nel XV secolo il Principe di Taranto, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, amplia trasformandolo in residenza. Sfarzose ed eleganti sono le chiese di questa cittadina, veri e propri scrigni del barocco come la Chiesa di Santa Maria, accanto alla quale sorge il Palazzo Comunale, un tempo Convento dei Celestini. Sempre nel seicento venne edificata la Chiesa Madre, eretta dove anticamente sorgeva la Chiesa bizantina di San Nicola Vetere. Da visitare anche la cinta muraria, di cui oggi resta Porta Grande, innalzata dagli Orsini e l’insediamento messapico di Muro Tenente, a 5 km dal centro abitato.

Ostuni

Il comune di Ostuni (circa 33.000 abitanti) sorge sulle ultime propaggini della Murgia meridionale. La sua città vecchia, detta La Terra, è inconfondibile l’accecante monocroma colorazione del suo abitato, rigorosamente di bianco. Le case tinteggiate di calce e la peculiare topografia hanno fatto meritare epiteti fiabeschi, come Città Bianca, Regina degli Ulivi, Città Presepe. II nucleo antico – probabile supporto dell’acropoli messapica – è infatti arrampicato sui fianchi scoscesi di un colle e presenta una pianta ellissoidale, chiaramente espressa dalla cinta muraria rafforzata dai torrioni aragonesi. Il borgo antico è l’inconfondibile gioiello che dona ad Ostuni la sua pittoresca identità urbanistica. Dipinto solo di bianco, sorge sul colle più alto del territorio urbano. Qui è tutto un moltiplicarsi di piani, di saliscendi, di vicoli e scalette, di aggrovigliate stradine che incrociano archi e piazzette. Sulla sua sommità si stagliano la monumentale Cattedrale e il Palazzo Vescovile.

Lecce

Lecce è il capoluogo di provincia più orientale d’Italia, collocato nella parte centro-settentrionale della penisola salentina, a 11 km dalla costa adriatica e a 23 da quella jonica. Lo stile barocco, dal punto di vista architettonico, caratterizza in modo inconfondibile la città, che nel tempo è divenuta un vero e proprio laboratorio della lavorazione della pietra leccese, un calcare malleabile e adatto alla perfezione per la lavorazione con lo scalpello. Le architetture barocche, quindi, dominano il tessuto urbano che si arricchisce anche di linee più austere, palazzi nobiliari che sono segni incantevoli di edilizia civile in stile liberty, testimonianze messapiche e precristiane e vestigia romane di epoca imperiale.

Otranto

Otranto (Hydruntum in latino) è un comune della provincia di Lecce. Situato sulla costa adriatica della penisola salentina, è il comune più orientale d’Italia: il capo omonimo, chiamato anche Punta Palascìa, a sud del centro abitato, è il punto geografico più a est della penisola italiana. Dapprima centro messapico e romano, poi bizantino e più tardi aragonese, si sviluppa attorno all’imponente castello e alla cattedrale normanna. Sede arcivescovile e rilevante centro turistico, ha dato il suo nome al Canale d’Otranto, che separa l’Italia dall’Albania, e alla Terra d’Otranto, antica circoscrizione del Regno di Napoli. Nel 2010 il borgo antico è stato riconosciuto come Patrimonio Culturale dell’Unesco quale Sito Messaggero di Pace. Fa parte del club I borghi più belli d’Italia.

Gallipoli

Gallipoli (Kallìpolis in greco) è un comune italiano di 20.969 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Situato lungo la costa occidentale della penisola salentina, è il quinto centro della provincia per numero di abitanti. È sede, insieme a Nardò, della Diocesi di Nardò-Gallipoli. La città è protesa sul mar Ionio ed è divisa in due parti: il borgo e il centro storico. Il primo è la parte più recente della città, costruita su una penisola che si protende nello Ionio verso ovest. Il centro storico, invece, si trova su un’isola di origine calcarea, collegata alla terraferma attraverso un ponte ad archi seicentesco. Di notevole importanza storico-naturalistica è l’Isola di Sant’Andrea, circa un miglio al largo del centro storico, caratterizzata dalla presenza di animali selvatici, come il Gabbiano corso.

Santa Maria di Leuca

Santa Maria di Leuca (Lèviche in dialetto salentino) è una frazione del comune di Castrignano del Capo, in provincia di Lecce. Rinomata località turistica, è la propaggine più meridionale tra i vertici ideali del Salento, insieme a Taranto e a Pilone. È il centro abitato più a Sud dell’intera provincia: dista 83 km dal suo capoluogo, se lo si raggiunge tramite la Strada statale 274 Salentina Meridionale che continua nella S.S. 101, oppure 70 Km percorrendo la Strada statale 275 di Santa Maria di Leuca che prosegue nella S.S. 16. La leggenda narra che Santa Maria di Leuca (o forse Porto Badisco) sarebbe stata il primo approdo di Enea. Successivamente sarebbe qui approdato Pietro apostolo, il quale, arrivato dalla Palestina, iniziò la sua opera di evangelizzazione, per poi giungere a Roma dove fondò la Chiesa. Fu allora che Leuca assunse il suo nome completo di “Santa Maria di Leuca”. Il passaggio di San Pietro è anche celebrato dalla colonna corinzia del 1694 eretta sul piazzale della Basilica, recentemente ristrutturata.

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